Gentile cliente,
per monitorare e valutare il risparmio energetico conseguito con la realizzazione degli interventi, la legge di bilancio 2018 ha introdotto l’obbligo di trasmettere all’Enea le informazioni sui lavori effettuati, analogamente a quanto già previsto per la riqualificazione energetica degli edifici. L’invio della documentazione all’Enea va effettuato attraverso il sito http://ristrutturazioni2018.enea.it, entro 90 giorni a partire dalla data di ultimazione dei lavori o del collaudo. Solo per gli interventi la cui data di fine lavori (o di collaudo) è compresa tra il 1° gennaio 2018 e il 21 novembre 2018 il termine dei 90 giorni decorre da quest’ultima data (quindi entro il 19 febbraio 2019).
Gli interventi soggetti all’obbligo della comunicazione all’Enea sono:
STRUTTURE EDILIZIE
- riduzione della trasmittanza delle pareti verticali che delimitano gli ambienti riscaldati dall’esterno, dai vani freddi e dal terreno
- riduzione delle trasmittanze delle strutture opache orizzontali e inclinate (coperture) che delimitano gli ambienti riscaldati dall’esterno e dai vani freddi
- riduzione della trasmittanza termica dei pavimenti che delimitano gli ambienti riscaldati dall’esterno, dai vani freddi e dal terreno
INFISSI
- riduzione della trasmittanza dei serramenti comprensivi di infissi che delimitano gli ambienti riscaldati dall’esterno e dai vani freddi
IMPIANTI TECNOLOGICI
- installazione di collettori solari (solare termico) per la produzione di acqua calda sanitaria e/o il riscaldamento degli ambienti
- sostituzione di generatori di calore con caldaie a condensazione per il riscaldamento degli ambienti (con o senza produzione di acqua calda sanitaria) o per la sola produzione di acqua calda per una pluralità di utenze ed eventuale adeguamento dell’impianto
- sostituzione di generatori con generatori di calore ad aria a condensazione ed eventuale adeguamento dell’impianto
- pompe di calore per climatizzazione degli ambienti ed eventuale adeguamento dell’impianto
- sistemi ibridi (caldaia a condensazione e pompa di calore) ed eventuale adeguamento dell’impianto
- microcogeneratori (Pe<50kWe)
- scaldacqua a pompa di calore
- generatori di calore a biomassa
- installazione di sistemi di contabilizzazione del calore negli
- impianti centralizzati per una pluralità di utenze
- installazione di sistemi di termoregolazione e building automation
- installazione di impianti fotovoltaici
ELETTRODOMESTICI (di classe energetica minima prevista A+, ad eccezione dei forni la cui classe minima è la A)
forni – frigoriferi – lavastoviglie – piani cottura elettrici – lavasciuga – lavatrici (solo se collegati ad un intervento di recupero del patrimonio edilizio iniziato a decorrere dal 1° gennaio 2017)
Una guida rapida per la trasmissione dei dati, realizzata dall’Enea, è disponibile in formato elettronico sul sito internet: http://www.acs.enea.it/ristrutturazioni-edilizie/.
I pagamenti
Per quanto riguarda i pagamenti si ricorda:
- Ristrutturazioni, ecobonus e sismabonus: obbligatorio il bonifico parlante (cioè con codice fiscale, partita Iva e specifica causale con riferimento normativo);
- Bonus mobili: valido anche il bonifico ordinario, bancomat, carte di credito e prepagate;
- Bonus giardini: valido anche l’assegno non trasferibile.
La causale
Occorre fare attenzione alla causale per i singoli interventi:
- interventi di recupero edilizio e le misure antisismiche “qualificate” (detraibili al del 50, 70, 75, 80 o 85%): articolo 16-bis del Dpr 917/1986 (o Tuir);
- risparmio energetico qualificato (detraibile al 50%, 65, 70 o 75%): articolo 1, commi da 344 a 347 della legge 296/2006 (o Finanziaria 2007).
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