Varie novità 2022 fiscale – aggiornamento marzo

COMMERCIO – Contributo a fondo perduto commercio

Beneficiari: coloro che svolgono una delle attività identificate ai codici ATECO 2007: 47.19, 47.30, 47.43, tutte le attivita’ dei gruppi 47.5 e 47.6, 47.71, 47.72, 47.75, 47.76, 47.77, 47.78, 47.79, 47.82, 47.89 e 47.99.

Requisiti:

  • Ricavi 2019 non superiori a 2.000.000 euro
  • Riduzione di fatturato 2021 di almeno il 30% rispetto al 2019
  • Essere attive alla data di presentazione della domanda.

 

Misura (salvo rideterminazione per insufficienza delle risorse stanziate):

  • 60% per imprese con ricavi fino a 400.000 euro
  • 50% per imprese con ricavi da 400.001 a 1.000.000 euro
  • 40% per imprese con ricavi oltre 1.000.000 euro

La domanda va presentata al Ministero dello Sviluppo Economico. Il canale sarà aperto il 3 maggio fino al 24 maggio. Sarà possibile presentare la domanda soltanto con la smart-card del legale rappresentante.

ENERGIA – Credito di imposta consumo energia

Imprese energivore: sono quelle individuate dal Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico del 21/12/2017. Per queste è previsto un credito di imposta pari al 25% (incremento del DL energia) delle spese sostenute per la componente energetica acquistata  ed  effettivamente utilizzata nel secondo trimestre 2022 a condizione che i  cui  costi per kWh della componente  energia  elettrica,  calcolati  sulla  base della media del primo trimestre 2022 ed  al  netto  delle  imposte  e degli eventuali sussidi, abbiano subito un incremento del costo per KWh superiore al 30 per cento  relativo  al  medesimo  periodo  dell’anno 2019.

Imprese gasivore: identificate nell’allegato 1 del DM Mite 21/12/2021 n. 541. Condizione è l’incremento del costo del gas di almeno il 30% del primo trimestre 2022 rispetto al primo trimestre 2019. Il credito di imposta (elevato al 20%) sarà calcolato sul consumo del secondo trimestre 2022.

Imprese non energivore: per tutte le imprese dotate di contatori di energia di potenza disponibile pari o superiore a 16,5 kW non rientranti fra le energivore è concesso un credito di imposta pari al 12% della spesa sostenuta da dimostrare con le fatture ricevute. Condizione per accedere al bonus è aver subito un incremento della spesa per kWh superiore al 30% del primo trimestre 2022 rispetto al primo trimestre del 2019.

Imprese non gasivore: previsto un credito di imposta del 20% per gli usi di gas diversi dai termoelettrici.

DOGANE – Certificati di origine EUR1

Dal 1° aprile cessa il regime agevolato previsto per il periodo pandemico ed entra in vigore la nuova procedura per il rilascio dei certificati di origine preferenziale Eur1. Sono previste tre procedure: ordinaria, facilitata e full digital.

TASSAZIONE SRL – Società a responsabilità limitata: distribuzione di dividendi agevolata

Si ricorda che entro la fine del 2022 è possibile deliberare la distribuzione di utili prodotti fino al 31/12/2017 e applicare il regime di tassazione seguente:

  • Utili prodotti fino all’anno 2007: concorrono a formare il reddito nella misura del 40%;
  • Utili prodotti dal 2008 al 2016: concorrono a formare il reddito nella misura del 49,72%;
  • Utili prodotti fino nell’anno 2017: concorrono a formare il reddito nella misura del 58,14%;

Allo scadere di tale termine e comunque per gli utili conseguiti dal 2018 in poi si applicherà la ritenuta a titolo di imposta del 26%. Questo significa che il reddito sarà tassato autonomamente applicando tale aliquota senza che sia applicata alcuna riduzione di imponibile.

Anche se nella delibera nulla sia previsto, si presume che la distribuzione avvenga a partire dagli utili più vecchi fino ai più recenti.

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BONUS EDILI

Cessione dei bonus edili: possibile la prima cessione libera nei confronti di qualsiasi soggetto. Le successive due saranno possibili soltanto in ambiente controllato cioè a favore di banche e assicurazioni.

In caso di sconto in fattura, la prima cessione libera è quella che effettua il fornitore.

Per i contratti stipulati a decorrere dal 27/05/2022 di valore superiore a 70.000 euro dovrà essere indicato nell’atto di affidamento che l’azienda che esegue i lavori applica il CCNL edilizia stipulato dalle associazioni datoriali e sindacali maggiormente rappresentative sul piano nazionale.

Il contratto collettivo dovrà essere riportato anche sulle fatture e la verifica dovrà essere eseguita anche in fase di rilascio del visto di conformità da parte del professionista incaricato o dal CAF.

 

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